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Il calcio di Ancelotti: semplicità=efficacia

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mistercalcio
view post Posted on 25/4/2014, 13:02




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Adesso il Bayern Monaco ha un po’ più paura. Arrivati a Madrid da favoriti assoluti, i bavaresi di Pep Guardiola avranno da penare nel ritorno dell’Allianz Arena fra sei giorni. L’1-0 con cui la formazione spagnola si è imposta al Bernabeu contro i campioni di tutto del 2013 pone le Merengues in posizione di vantaggio in vista del secondo round delle semifinali di Champions League.
Il merito, oltre che dei giocatori, è ovviamente suo, di Carlo Ancelotti, che prosegue la personale striscia positiva con il Bayern Monaco, giunta adesso a 5 vittorie (4 con il Milan) e 2 pareggi (ovviamente sempre con i rossoneri). Carletto non si è inventato niente: ha disegnato la sua squadra secondo un 4-4-2 molto semplice e quadrato, che in attacco diventava 4-3-3 con Di Maria ad accompagnare Benzema e Cristiano Ronaldo, e ha sfruttato come meglio non avrebbe potuto le qualità migliori dei suoi giocatori: contropiede e ripartenza.
Non ha fatto catenaccio, e chi glielo rimprovera capisce poco di calcio. Contro il Bayern Monaco, contro questo Bayern Monaco, attaccare per 90 minuti è impossibile. Così come è impossibile alzare troppo il baricentro della propria squadra: il rischio è di farsi infilare senza nemmeno accorgersene. Il Real non ha aspettato il Bayern, come invece - giusto per capirci - ha fatto Mourinho con l’Atletico Madrid: è stato costretto sulla difensiva dall’esasperante (e talvolta inutile) palleggio dei bavaresi. Ma, non appena ha potuto distendersi, ha fatto male. Il tutto senza Bale (ha giochicchiato l’ultimo quarto d’ora) e con Cristiano Ronaldo a mezzo servizio.
Ora il ritorno all’Allianz Arena lo mette in una posizione di indubbio vantaggio. Il Bayern Monaco non è ancora sconfitto, certo, ma per volare a Lisbona sarà costretto a vincere con almeno due gol di scarto. Ancelotti recupererà al 100% sia Cristiano Ronaldo sia Gareth Bale, i suoi uomini da 200 milioni di euro, e con loro al massimo della forma potrà dare ancora più fastidio ai bavaresi con il contropiede micidiale del suo Real Madrid. Perché ok passarsi il pallone senza mai farlo vedere all’avversario, ma poi – nel calcio – bisogna anche tirare in porta. Altrimenti non si fa gol. E di conseguenza non si vince. Ancelotti lo sa, ed è con questa filosofia che insegue la decima con il Real.
 
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